Negli anni che ha passato in fuga dalle autorità, il ricercato Dominic Toretto ha messo in piedi una nuova vita – e un'attività illegale – nella Repubblica Domenicana. Dopo l'ultimo colpo andato a buon fine, non senza qualche rischio, decide di darsi nuovamente alla macchia per non mettere nei guai i suoi soci. A riportarlo a Los Angeles sarà l'immatura scomparsa di una persona cara e la sete di vendetta.
I tempi erano maturi perché Vin Diesel tornasse a interpretare il fuggitivo Toretto. A distanza di otto anni dall'uscita del film che portò all'attenzione un fenomeno automobilistico clandestino (leggasi
tuning) divenendo un successo cinematografico (più di 144 milioni di dollari incassati nei soli Stati Uniti), l'attore newyorkese si rimette al volante di un'auto truccata e ritrova i compagni della prima ora. Godendo dell'esperienza acquisita come protagonista
in action e della posizione di produttore del film, Diesel porta sul grande schermo un'avventura adrenalinica che non manca di carica emotiva ed ironia. A dirigere l'allegro gruppetto di attori è Justin Lin che era entrato nel mondo delle corse sfrenate con
Tokyo Drift e oggi riconferma la sua capacità di adattare al cinema la velocità modificata delle macchine da dieci secondi e gli spettacolari scontri che rappresentano il fascino della saga.
Aprendosi con un inseguimento mozzafiato girato sulle strade impervie della Repubblica Dominicana, il film di Lin mantiene le aspettative e si catapulta in una serie di gare accelerate giocate sulla suspense. Tuttavia, al di là delle drag racing e delle acrobazie in corsa,
Fast & Furious trova nella storia d'amore, di fratellanza e d'amicizia il suo punto focale. Incrociando alle indagini di Dom quelle di Brian – l'agente sotto copertura dell'FBI che nel primo
F&F aveva lasciato fuggire il Re delle corse – lo sceneggiatore Chris Morgan li fa incontrare sulle strade di Los Angeles, spostando la narrazione nei territori del buddy movie. I due amici-nemici ritrovati uniranno le loro forze in una gara all'ultimo rombo, lanciandosi verso un finale liberatorio.
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